Conversazione settimanale di Valter Vecellio con Marco Pannella
Marco Pannella e i sei quesiti referendari sulla giustizia:
“Domenica prossima abbiamo la grande manifestazione che abbiamo previsto per sostenere gli obiettivi, le ragioni e gli strumenti referendari e le altre iniziative nonviolente che sono in corso, l’arma che usiamo contro la violenza di Stato”.
Il parallelo tra “l’Italia agricola degli anni 20 che in un attimo riuscì a donare al mondo il fascismo in tutte le sue forme”, e l’Italia di oggi, “dobbiamo stare attento perché di nuovo può accadere quello”.
“Insieme per festeggiare l’alternativa, la speranza. Io mi auguro che questo annuncio di un ‘riuniamoci come popolo’, fatto a Napoli, sia un annuncio per cui coloro che non hanno speranza oggettivamente rispondono per diventare essi stessi ‘speranza’”.
Dalla riforma della giustizia ai diritti civili, al centro di referendum ci sono tematiche:
“temute e riconosciute come tali dal regime esistente, e quindi il loro tentativo esistente è quello di clandestinizzarle, di farne realtà proibite”.
Sulla forma nonviolenta dell’iniziativa radicale:
“Il satyagraha, la proposta nonviolenta, in realtà da anni non ha sosta. Ha momenti di sosta e di rilancio ma in un contesto di lotta creativa per concepire un’alternativa alla rivincita del male totalitario e anti-democratico”.
Puoi rivedere la conversazione integrale sul sito di Radio Radicale