Napolitano: il Parlamento consideri un provvedimento di amnistia
Il presidente della Repubblica: «Serve «una maggioranza
di due terzi, ma questo non è un freno»
Giorgio Napolitano ha sollecitato il parlamento a valutare l’ipotesi di un’amnistia. «Pongo al parlamento l’interrogativo se non ritenga di dover prendere in considerazione la necessità di un provvedimento di clemenza, di indulto e amnistia», ha detto durante la visita al carcere di Poggioreale.
LA MAGGIORANZA - «È un provvedimento che non può prendere d’autorità il presidente della Repubblica, che non ne ha i poteri, e che non può prendere il governo da solo, ma che ha bisogno di un consenso molto ampio del parlamento», ha ricordato. Serve «una maggioranza di due-terzi, ma questo non è un freno a esaminare fino in fondo necessità e la possibilità di questo provvedimento se si è convinti», ha insistito.
«IMPERATIVO MORALE» - «Non è solo la sentenza di Strasburgo che noi dobbiamo rispettare; noi dobbiamo rispettare un imperativo umano e morale» ha detto dopo aver ricordato la drammatica situazione di sovraffollamento delle prigioni italiane. Una frase che ha raccolto gli applausi di detenuti, guardie carcerarie e volontari. «Noi abbiamo un obbligo giuridico, europeo e nazionale». Strasburgo, ricorda Napolitano, «ci impone di dare una soluzione soddisfacente al sovraffollamento delle carceri italiane, ci pone anche un termine e in tempi recenti il ministri della Giustizia hanno messo in cantiere delle misure che hanno cominciato ad alleviare la situazione delle carceri più sovraffollate tra cui Poggioreale. Ma in questo messaggio io voglio di nuovo richiamare i termini molto stretti di obbligo che noi dobbiamo soddisfare».
I PENALISTI - «Fa piacere che il presidente della Repubblica chieda finalmente il coraggio al Parlamento per una cosa straordinaria, l’amnistia e l’indulto». Il presidente dell’Unione delle camere penali Valerio Spigarelli commenta con soddisfazione l’intervento del capo dello Stato a Poggioreale. E sottolinea la «felice consonanza» con la posizione dei penalisti: «anche l’avvocatura penale chiede l’amnistia, assieme a riforme strutturali».
Napoli, 28 settembre 2013
Via Il Corriere della Sera “L’amnistia? Non è nei miei poteri, la valuti il Parlamento”