OUA: sostegno ai referendum presentati dai radicali sulla Giustizia

Per Nicola Marino, presidente Oua, «i referendum sono uno strumento da valorizzare in un periodo confuso e di così forte scollamento tra i cittadini e la politica. Gli avvocati italiani hanno colto la strategica importanza di questa campagna in un momento di grande crisi democratica del Paese. Anche per questa ragione, l’assemblea dei delegati dell’Oua ha dato un forte e convinto sostegno alla battaglia referendaria e ha ascoltato con attenzione le proposte avanzate oggi dal segretario dei Radicali Mario Staderini nel corso dei lavori. L’avvocatura, d’altronde si era già espressa su questi temi nel corso del recente Congresso Forense di Bari e, pur con le dovute differenze, i quesiti raccolgono in modo sostanziale l’ansia di cambiamento che attraversa l’Italia e la necessità di un serio processo riformatore per una giustizia giusta che garantisca i cittadini e le imprese».
«I quesiti – continua - per riformare la magistratura con l’introduzione della responsabilità civile e della separazione delle carriere, ma anche per il rientro nelle funzioni proprie dei giudici fuori ruolo e contro l’abuso della custodia cautelare sono parte di un mosaico di iniziative utili per mettere in efficienza la macchina giudiziaria. E in questo senso, vanno anche le nostre proposte per una più efficace organizzazione del sistema, per un’effettiva implementazione dell’innovazione tecnologica e del processo telematico, delle best practice, per evitare di avere processi troppo lunghi e, quindi, di subire un enorme arretrato, ma anche contro quei provvedimenti spot che danneggiano i cittadini, come la mediazione obbligatoria e lo smantellamento di circa 1000 uffici giudiziari».
«Infine – conclude il presidente Marino – la larghissima maggioranza che assiste questo Governo dovrà avere il coraggio di affrontare organicamente i temi dell’amnistia e dell’indulto, sui quali l’Oua si è ripetutamente espressa»” .